Ogni Pillo(w)la ha la sua “copertina”    

Il tema della Pillo(w)la 24 riguarda il primo pilastro del modello strategico operativo, presentato nella puntata precedente: leggere e interpretare i dati. Per la copertina, ci siamo ispirati al film “The Matrix”: come il personaggio di Neo, DataMan e GeneraDiva scoprono che dietro la superficie della realtà amministrativa esiste un tessuto nascosto di dati e relazioni. I nostri Supereroi camminano in un corridoio digitale: qui i codici binari, che simboleggiano il patrimonio di informazioni, scendono come pioggia di memoria e i frammenti di documenti si dissolvono in pixel. Da un lato DataMan sintetizza il patrimonio di informazioni, dall’altro GeneraDiva ci mostra come trasformare i dati in valore concreto per i cittadini. A tenere uniti i due protagonisti c’è una scia dorata, il punto d’incontro tra intuizione e analisi.  

Interpretare il passato: il primo passo verso una Pubblica Amministrazione intelligente. 



Nella Pillo(w)la precedente abbiamo presentato un modello strategico operativo che le Pubbliche Amministrazioni possono adottare per rispondere al cambiamento e rimanere al passo con l’innovazione. Come abbiamo visto, bisognerà lavorare su tre pilastri e in questa Pillo(w)la approfondiremo il primo, interpretare i dati e il patrimonio informativo.  

All’interno delle Pubbliche Amministrazioni esistono immense quantità di dati, spesso frammentate o sottoutilizzate. L’obiettivo sarà trasformare questo grande patrimonio di informazioni in conoscenza, attraverso la costruzione di un’infrastruttura capace di apprendere e supportare il processo decisionale.

L’Intelligenza Artificiale e i Sistemi di Gestione della Conoscenza offrono strumenti – come modelli predittivi, algoritmi di analisi automatica e piattaforme di collaborazione basate sul linguaggio naturale – fondamentali per supportare il processo decisionale e migliorare la capacità operativa della Pubblica Amministrazione.

Ricerca e innovazione al servizio del pubblico.

Uno dei primi passi da compiere, è la creazione di esperienze di ricerca e collaborazione interdisciplinare. Ad esempio, la realizzazione di un programma di ricerca, dove esperti accademici e professionisti della trasformazione digitale lavorano insieme per sperimentare l’impatto reale dell’Intelligenza Artificiale all’interno del settore pubblico. In tal senso, il laboratorio non è solo un luogo di sperimentazione tecnica: è un ecosistema di confronto tra settore pubblico, imprese e cittadini, che mira a integrare teoria e prassi, a colmare la distanza tra le potenzialità della tecnologia e la complessità del contesto amministrativo.

IA Generativa: nuove interfacce per la conoscenza pubblica.

L’avvento dei Large Language Model (LLM), dei Chatbot evoluti e del Metaverso apre scenari completamente nuovi. Oggi, infatti, possiamo immaginare una Pubblica Amministrazione capace di dialogare con cittadini e imprese attraverso strumenti di Intelligenza Artificiale Generativa, in grado di:

  • fornire informazioni aggiornate in tempo reale;
  • creare sintesi e report automatici su temi economici e finanziari;
  • offrire esperienze formative immersive, fruibili da visori, smartphone o tablet;
  • agevolare la redazione di documenti complessi;
  • personalizzare i servizi.

In questo modo, l’Intelligenza Artificiale non sostituisce la competenza umana, ma la potenzia amplificando la capacità delle persone di interpretare i dati e prendere decisioni migliori.  Il processo di digitalizzazione, infatti, deve essere progettato intorno alla persona e ai suoi bisogni concreti, perché solo così è possibile costruire una metodologia fondata su decisioni insight-driven. I dati e le tecnologie diventano così strumenti per comprendere, dare senso e personalizzare i servizi, generando valore misurabile per i cittadini. Per farlo, serve costruire connessioni attraverso il canale dell’Open Innovation, che consente di sviluppare casi d’uso concreti, e tramite il ruolo delle comunità di pratica, fondamentali per condividere saperi, esperienze e soluzioni, dando vita a ecosistemi collaborativi capaci di trasformare l’innovazione in valore pubblico.

Lavorare con i dati è un atto di responsabilità verso la collettività: gestirli significa imparare a fidarsi di essi, verificarne la correttezza, garantire la qualità informativa e promuovere la condivisione tra strutture e livelli istituzionali.

Questo è solo il primo passo per costruire una Pubblica Amministrazione che apprende, capace di utilizzare il proprio patrimonio informativo per anticipare i bisogni collettivi e migliorare i servizi. Nella prossima Pillo(w)la vedremo lo step successivo da realizzare: lavorare con il futuro.

 

 

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Pillo(w)la n. 23 - Il Modello Strategico Operativo