Ogni Pillo(w)la ha la sua “copertina”    

Per la copertina della ventitreesima Pillo(w)la abbiamo scelto di usare l’estetica di Inception. Come nel film di Nolan, le città si piegano e si stratificano, diventando la metafora dei tre pilastri – Passato, Presente e Futuro. I dati ci restituiscono il passato, le competenze delle persone danno forza al presente e l’immaginazione apre scenari futuri. Ma il futuro non è già scritto: come in Inception, possiamo piegare la realtà e costruire mondi nuovi. Così il ponte, il tempio e i nostri supereroi diventano il simbolo di un’organizzazione che trasforma memoria, competenze e visione in valore condiviso

Come possiamo trasformare il patrimonio del passato in futuro condiviso? 



Con questa Pillo(w)la inaugureremo un nuovo ciclo di approfondimenti su un modello strategico operativo utile per le pubbliche amministrazioni.  

Come si può trasformare i dati in insights utili? Come possiamo utilizzare il patrimonio del passato per costruire un futuro condiviso? E in che modo si può realizzare un cambiamento organizzativo? Sono questi gli interrogativi che hanno guidato il nostro percorso di innovazione e trasformazione organizzativa. Un cambiamento che non riguarda soltanto la tecnologia, ma soprattutto le persone e il modo in cui impariamo a lavorare insieme. 

Abbiamo costruito un modello strategico che si muove su tre pilastri: 

  • dal passato recuperiamo e valorizziamo i dati, trasformandoli in insight; 
  • guardiamo al futuro con strumenti di Strategic Foresight, per anticipare gli scenari possibili; 
  • e agiamo nel presente, rafforzando il cambiamento organizzativo e l’empowerment del personale. 

Questa costruzione, ovviamente, poggia su solide basi che sono le infrastrutture e la cultura. Al fine di generare effettivamente valore per i cittadini, il fulcro di tutto il modello è un principio essenziale: la collaborazione con gli attori della ricerca, le altre amministrazioni, le imprese. Ed è proprio qui che possiamo leggere la forza del modello della Tripla Elica, proposto da Henry Etzkowitz, che descrive come l’innovazione emerga dall’interazione dinamica e continua tra tre attori fondamentali: 

  • le università, che producono conoscenza e capitale umano; 
  • le imprese, che trasformano questa conoscenza in prodotti, servizi e crescita economica; 
  • il governo, che crea le condizioni favorevoli con politiche, regole e infrastrutture. 

La Tripla Elica mostra che l’innovazione non nasce più soltanto nei laboratori o nelle aziende, ma dalla collaborazione sistemica fra questi tre mondi.
Oggi questo modello si è ampliato: Carayannis e Campbell parlano, infatti, di Quadrupla Elica, che include l’opinione pubblica, la società civile e i cittadini come co-creatori di innovazione. La Quarta Elica è fondamentale perché permette di coinvolgere le persone, rendendole protagoniste di questa trasformazione, sentendosi effettivamente energia, fattore creativo all’interno del nostro processo. Da qui è evidente l’importanza delle connessioni come grammatica su cui esercitare la nostra visione e costruzione del futuro. 

Nella prossima Pillo(w)la approfondiremo il primo pilastro del modello: interpretare il passato, utilizzando i dati. 

 

 

 

 

Dai un’occhiata al video:

For privacy reasons YouTube needs your permission to be loaded.

Condividi su

Pillo(w)la Estiva: I tempi dell’insolazione