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La pervasività di tecnologie sempre più sofisticate, in grado di acquisire e interpolare informazioni complesse inerenti comportamenti e pensieri di un individuo, inserendole in un contesto lessicale e di senso ricco e articolando risposte adattive, sta generando cambiamenti sociali, culturali ed economici sia nella sfera individuale che collettiva. Le scelte di ognuno di noi stanno diventando, giorno dopo giorno, meno consapevoli e a pagarne il prezzo più caro potrebbero essere proprio la nostra libertà e il concetto stesso di democrazia. Rinunciare al progresso allora? Certamente no. Ma soltanto riscrivendo il nostro ruolo all’interno di questo processo sarà possibile invertirne la rotta. Come fare? Puntando tutto sull’essere umano e le sue doti di creatività, pensiero laterale, etica, morale, capacità critica: ovvero su ciò che lo rende così diverso dalle macchine. Per allenare e valorizzare queste qualità (la nostra umanità), occorre ripensare completamente la scuola, i sistemi di leadership, il funzionamento della democrazia e più in generale il patto sociale che regola la vita pubblica e privata delle persone nei moderni ordinamenti democratici.

Ne discuteranno:

  • Michele Petrocelli, Professore presso l’Università “Guglielmo Marconi” di Roma, Direttore del Master in Marketing Management e del Corso avanzato di Soft Skills e autore di “Incoscienza digitale. La risposta alla rivoluzione digitale tra innovazione, sorveglianza e postdemocrazia”.
  • Carlo Mannoni, Direttore Generale della Fondazione di Sardegna.
  • Antonella Fancello, senior consultant per FormezPA, e per AGID (l’Agenzia per l’Italia Digitale), referente nazionale AICA (Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico) e docente a contratto di “Amministrazione Digitale – E-Government” e “Pratiche digitali e empowerment dei cittadini” presso l’Università degli Studi di Sassari.
  • Carlo Valdes, Data Manager presso Talents Venture, dove – anche grazie all’Osservatorio Talents Venture – analizza costantemente lo stato dell’università italiana e delle opportunità occupazionali che questa offre ai suoi laureati e alle sue laureate.

Introduzione di Giacomo Spissu, Presidente della Fondazione di Sardegna. Modera: Rossella Porcheddu, responsabile Area progettazione, sviluppo e innovazione di Fondazione di Sardegna.