Ogni Pillo(w)la ha la sua “copertina”
Nella Pillo(w)la 26 analizziamo il terzo e ultimo pilastro del Modello Strategico Operativo: l‘Empowerment e il Change Management. Per la copertina, ci siamo ispirati alla metafora della disciplina della staffetta, che rappresenta il lavoro di squadra, la collaborazione e la successione di compiti per raggiungere un unico obiettivo. La partenza è il passato (Pillowla 24), e l’arrivo è la Pubblica Amministrazione del futuro (Pillowla 25). Per raggiungere tale obiettivo, bisogna cominciare a lavorare già da oggi, costruendo una nuova cultura organizzativa. Il pioniere di questo cambiamento è PA Empatica: qui, infatti, è intento a prendere il testimone-binocolo dell’Empowerment passato dal Professor Radar, seguito dall’amministrazione “tradizionale”. Il binocolo rappresenta lo sguardo al futuro necessario per guidare la trasformazione.
Costruire una cultura del cambiamento condivisa da tutti.
Nelle Pillo(w)le precedenti abbiamo introdotto un nuovo Modello Strategico Operativo che la Pubblica Amministrazione può adottare per rispondere in modo proattivo, efficace ed efficiente ai cambiamenti della società. Abbiamo evidenziato l’importanza di lavorare e valorizzare il patrimonio informativo per costruire il futuro che desideriamo. Ma, affinché tutto ciò si realizzi, è necessario anche guardare al presente, cominciando a mettere in atto già da oggi delle azioni concrete.
Partiamo da un assunto fondamentale: nessuna trasformazione digitale può avere successo senza una trasformazione culturale altrettanto profonda. In tal senso, il programma di Empowerment e Change Management mira a creare una cultura condivisa, promuovendo stili di lavoro e di leadership coerenti con gli obiettivi della Pubblica Amministrazione. I programmi di promozione dell’innovazione sono in grado di fornire alle persone non solo le competenze, ma anche il potere decisionale e la fiducia necessaria per agire in modo autonomo. In altre parole, si tratta di un cambio di paradigma che si riflette su ogni livello dell’amministrazione: dai dirigenti, chiamati a essere “coach” e leader del cambiamento, ai team operativi, che dovranno condividere responsabilità e obiettivi.
Come evidenziato anche da studi OCSE [1], il capitale umano è la leva decisiva per modernizzare la macchina amministrativa. Le tecnologie – dall’Intelligenza Artificiale all’automazione dei processi – possono amplificare l’efficienza, ma solo le persone possono trasformare l’organizzazione.
Inoltre, ogni percorso di Empowerment dovrà tradursi in un cambiamento visibile in termini di comportamenti e modo di lavorare dei dipendenti. Per questo è fondamentale creare comunità di pratica e gruppi di lavoro trasversali, valorizzando figure come i Change Ambassador, protagonisti di una leadership diffusa. Questi strumenti consentono di passare da una logica gerarchica a una collaborativa, dove il valore nasce dal dialogo e dal confronto continuo.
Nuovi spazi, nuovi modi di lavorare.
La trasformazione non riguarda solo le persone, ma anche gli spazi e le modalità operative. Il modello di lavoro ibrido è ormai una realtà, ma richiede una gestione consapevole. I team dovranno, dunque, avere la possibilità di scegliere una modalità di lavoro – come proposto dalla matrice di Gartner – che permetta di collaborare al meglio e in funzione dei propri bisogni:
- Together, Together: lavorare insieme nello stesso luogo, per brainstorming e decisioni di gruppo.
- Together, Apart: collaborare a distanza in ambienti digitali condivisi, per compiti che necessitano aggiornamento e coordinamento.
- Alone, Together: coesistere nello spazio, pur lavorando individualmente, per favorire scambi rapidi senza interrompere la concentrazione.
- Alone, Apart: dedicarsi a compiti che richiedono concentrazione e autonomia.
In tal senso, l’Activity Based Working Model incoraggia ciascuno a scegliere il luogo e la tecnologia più adatti all’attività da svolgere. Non si parla più di un ufficio standard, ma di un ecosistema dinamico di spazi progettati per favorire produttività, benessere e innovazione.
Il cambiamento nella Pubblica Amministrazione va alimentato ogni giorno con la partecipazione, la fiducia e la consapevolezza che innovare significa, prima di tutto, mettersi in discussione. In tal senso, l’Empowerment diventa un processo continuo di apprendimento collettivo.
In sintesi, sarà necessario valorizzare il patrimonio informativo per esplorare i possibili scenari futuri, traducendo queste analisi in azioni concrete: solo così saremo in grado di costruire, insieme, una PA più agile, inclusiva e capace di rispondere alle sfide del nostro tempo.
[1] OECD, Public Sector Innovation Toolkit, 2023


